Tu mi hai insegnato che la vita è giù in strada. Non c’è più nessuno fuori casa. E quante volte ridevamo come matti. Ora ci provo ma non riesco a dimenticarti. Ci facevamo all’infinito le stesse promesse. Oggi restiamo soli in mezzo alla gente. E mi cantavi “non può piovere per sempre”. Sembrava estate, poi è arrivato novembre. Tu non hai niente da chiedere ed io non ho più niente da perdere e noi è molto più di tre lettere. Scusa tanto se non riesco ad ammettere che… Siamo perfetti sconosciuti. Per tre minuti torna a farmi compagnia. Perfetti come pezzi di un puzzle, ma sconosciuti come dopo un’amnesia. Ed io non posso fare a meno di ricordarti come tutto quel che ho. Magari dovrei dire “avevo”. Forse dovrei lasciarti andare. Non lo so. “Per sempre noi” bellissimo concerto. Suona perfetto: era un bellissimo concerto. Ma tutt’a un tratto mi hai lasciato di sasso come in quell’ultimo ballo sul ghiaccio. Guardaci adesso: cosa c’è successo? Fa buio presto in questa stanza d’albergo. La notte avanza, il tempo è tiranno. E non mi basta il ricordo: vorrei soltanto un abbraccio. Tu non hai niente da chiedere ed io non ho più niente da perdere e noi è molto più di tre lettere. Scusa tanto se non riesco ad ammettere che… Siamo perfetti sconosciuti. Per tre minuti torna a farmi compagnia. Perfetti come pezzi di un puzzle, ma sconosciuti come dopo un’amnesia. Ed io non posso fare a meno di ricordarti come tutto quel che ho. Magari dovrei dire “avevo”. Forse dovrei lasciarti andare. Non lo so. Non lo so. Non lo so.